Il primo volo aereo Roma-Tokyo, storica impresa che vide tra i protagonisti il cadoneghese Roberto Maretto, sarà celebrato da una mostra a cura dell'Aeronautica Militare e da una serie di iniziative sul territorio, a partire dal 29 maggio 2021.
La paternità dell'idea di un volo dall'Italia al Giappone si deve al poeta aviatore Gabriele D'Annunzio il quale, nel 1919, la condivise con Harukichi-Shimoi, scrittore nipponico e sincero ammiratore dell'Italia che all'epoca insegnava all'Istituto di Lettere Orientali di Napoli. Il progetto, seppure con qualche variazione al programma iniziale del Vate, venne accettato dalla Direzione Generale dell'Aeronautica. Non potendo D'Annunzio partire perché asserragliato a Fiume, l'impresa fu affidata agli equipaggi di due SVA-9 che si levarono in decollo il 14 febbraio 1920 alle ore 11 da Centocelle - Roma.. Gli equipaggi erano formati dai piloti Arturo Ferrarin e Guido Masiero con i rispettivi motoristi Gino Cappannini e Roberto Maretto.
Lo SVA era un aeroplano di legno e tela, l'abitacolo era aperto e l'equipaggio era esposto al vento e alle intemperie; il radiatore non era adeguato per le alte temperature tropicali, mentre il carrello era privo di carenature alle ruote, utili in caso di atterraggio su terreni difficili. A bordo non c'era la radio, la velocità si manteneva sensorialmente ed il pilota conduceva la navigazione unicamente con l'ausilio di orologio e bussola. Il 31 maggio, dopo 106 giorni,
Ecco i quattro italiani, tre veneti e un umbro, autori dell'impresa: il tenente pilota Arturo Ferrarin (seduto a dx), il suo motorista Gino Capannini (in piedi a dx), il tenente pilota Guido Masiero (seduto a sx) e il suo motorista Roberto Maretto (in piedi a sx).
Roberto Maretto nacque a Cadoneghe il 5 Aprile del 1892, nella storica casa dei Maretto in Via Bagnoli. Il padre Pietro e la madre Luigia, di origine contadina, abitavano in un casone col tetto di paglia. Il giovane Roberto Maretto crebbe distinguendosi per la sua intelligenza e le sue doti manuali. Da giovane cominciò a lavorare alle Officine Ansaldo di Genova, dove nacque e maturò la sua passione per i motori. Prestò servizio militare inizialmente in artiglieria, poi come motorista nei reparti di aviazione: nel 1917 al campo scuola di Gioia del Colle, nel
Il calendario delle celebrazioni |
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Sabato 29 maggio |
Mercoledì 2 giugno 75° Festa della Repubblica |
Villa Ghedini - ore 10.00 |
Piazza della Repubblica - ore 9.45 Alzabandiera |
Villa Da Ponte - ore 17.30 |
Venerdì 4 giugno |
Villa Da Ponte - ore 18.30 |
Villa Da Ponte - ore 20.45 Presentazione del Diario di Roberto Maretto * |
Domenica 30 maggio |
Sabato 5 giugno |
Villa Ghedini - ore 10.00 |
Villa Da Ponte - ore 15.30 Cerimonia del Tè |
Auditorium Ramin - dalle 16.00 alle 19.00 |
Auditorium Ramin - dalle 16.00 alle 19.00 Arte Bonsai Laboratorio |
TeatrOrtaet - ore 17 e 18.30 Il sogno del Vate Il volo Roma Tokyo in scena |
TeatrOrtaet - ore 18 e 20.30 |
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Domenica 6 giugno |
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Villa Da Ponte - ore 15.30
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* Nel corso della giornata il Colonnello Nurcis ed il Tenente.Colonnello De Vita del 5° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, saranno lieti di presentare due lavori da loro sviluppati nell’ambito della oramai decennale esperienza nel settore. Il primo sarà un modo diverso ed immersivo per poter ammirare sia la mostra fotografica sia uno degli album di disegni donati dall’Imperatrice agli autori dell’impresa, in una sorta di volo su uno scenario ambientato sull’argomento del Raid Roma Tokio. La seconda ambientazione immersiva sarà la ricostruzione dell’aeroporto di Padova per come era agli inizi del 1918 proprio quando venne scattata una delle foto più famose di Francesco Baracca e che lo ritraeva accanto al suo Spad XIII. |
Le celebrazioni hanno ricevuto il Patrocinio dei seguenti enti:
Ultimo aggiornamento
Mercoledi 11 Dicembre 2024